Che cos’è
La Tomografia Volumetrica a Fascio Conico (CBVT) è una tecnica diagnostica che utilizza radiazioni ionizzanti e fornisce, rispetto alla radiologia tradizionale, un miglior dettaglio morfologico di tutte le strutture anatomiche craniali esaminate.
Le donne in età fertile devono escludere gravidanze in corso per i possibili rischi di danni al feto.
A cosa serve
È un’indagine di approfondimento diagnostico: in base all’indicazione clinica consente di studiare problematiche malformative, implantologiche, traumatologiche, oncologiche, infiammatorie del distretto craniale e in particolare mandibolo-mascellare e del massiccio facciale.
Come si effettua
Il paziente viene posizionato come per una ortopanoramica in piedi di fronte all’apparecchio generatore di raggi x. I dati di rilevazione ottenuti vengono rielaborati da un computer che li trasforma in immagini del distretto esaminato. Si ottengono automaticamente le ricostruzioni anatomiche nei tre piani dello spazio.
Cosa può succedere – Eventuali complicazione
Nessuna complicanza.
Preparazione necessaria – Raccomandazioni
Non è necessaria nessuna preparazione e nessuna particolare raccomandazione a parte la rimozione di protesi dentarie e oggetti metallici in prossimità del distretto craniale da esaminare.
Esami effettuati:
Panoramica convenzionale
Panoramica pediatrica
Proiezione dell’articolazione temporo-mandibolare
Proiezione dei seni mascellari
Teleradiografia del cranio
Studio 3D del massiccio facciale
Tomografia 2D
Tomografia 3D
Che cos’è
L’ecografia è un tipo di indagine diagnostica medica che non utilizza radiazioni ionizzanti, ma ultrasuoni e si basa sul principio dell’emissione di eco e della trasmissione delle onde ultrasonore. Tale metodica viene considerata come esame di base o di filtro rispetto a tecniche di Imaging più complesse come TC, risonanza magnetica. L’ecografia è, in ogni caso, una procedura operatore-dipendente, poiché vengono richieste particolari doti di manualità e spirito di osservazione, oltre a cultura dell’immagine ed esperienza clinica.
A cosa serve
E’ ritenuto universalmente l’esame medico diagnostico di primo livello, con minori effetti collaterali per lo studio degli organi e gli apparati del corpo umano per la documentazione e la distinzione tra il normale e il patologico.
Come si effettua
L’esame viene eseguito dal Radiologo al paziente disteso o seduto tramite l’uso di una sonda ecografica che scorre sulla cute con l’interposizione di un gel che facilita lo spostamento nei vari distretti da esaminare.
Cosa può succedere – Eventuali complicazione
Non esistono complicanze legate all’esecuzione dell’esame.
Preparazione necessaria – Raccomandazioni
Addome Superiore: da due giorni prima dell’esame non mangiare fibre (frutta, verdura, latte/yogurt, bevande gassate e alimenti integrali). Il giorno dell’esame restare a digiuno da 5 ore. Se possibile, intestino pulito.
Addome Inferiore o Pelvi: stessa preparazione dell’addome superiore con l’aggiunta di bere 3 bicchieri di acqua liscia (65/70 ml) un ora prima dell’esame rimanendo senza urinare.
Addome Completo: stessa preparazione dell’addome inferiore.
Per tutti gli esami ecografici negli altri distretti corporei, non è necessaria alcuna preparazione specifica.
Esami effettuati:
Addome Superiore
Fegato, vie biliari, pancreas, milza, reni, surreni, linfonodi e vasi addominali.
Tiroide
Paratiroidi
Ghiandole salivari
Tessuti molli
Muscoli, tendini e articolazioni
Prevenzione senologica
Apparato urinario
Ecografia neonatale per la prevenzione della displasia dell’anca
Pelvi maschile
Sovrapubica e transrettale con valutazione deficit erettivo penieno dopo test dinamico farmacologico.
Pelvi femminile
Sovrapubica e transvaginale
Che cos’è
La Mammografia è un’indagine che utilizza radiazioni ionizzanti (Raggi X), a basso dosaggio, per la diagnosi delle patologie mammarie.
Poiché si tratta di un esame che espone a radiazioni ionizzanti se ne deve evitare l’utilizzo in assenza di un’indicazione clinica specifica; nelle donne in età fertile si deve escludere una gravidanza in corso.
A cosa serve
E’ l’indagine di riferimento, nelle donne sopra i 40 anni, per la diagnosi precoce del cancro della mammella, anche in piccole dimensioni, ancora non palpabile (asintomatico).
Come si effettua
L’esame viene eseguito da un Radiologo. Comporta una lenta e progressiva compressione del seno, talvolta può essere fastidioso, ma non doloroso.
Si acquisiscono, generalmente, due radiografie con proiezioni differenti per ciascun lato.
Cosa può succedere – Eventuali complicazione
Non esistono complicanze legate all’esecuzione dell’esame, eccetto nel caso di studio di protesi mammarie con difetti strutturali già presenti.
Preparazione necessaria – Raccomandazioni
L’indagine non richiede alcuna preparazione e viene eseguita anche in presenza di protesi mammarie cosmetiche con opportuni accorgimenti (è sempre opportuno informare l’operatore che esegue l’esame). Evitare di spalmarsi creme o borotalco il giorno dell’esame perché si potrebbero creare artefatti sulle immagini.
Si raccomanda di portare sempre le mammografie ed eventuali altri esami senologici precedentemente eseguiti.
La prima mammografia è indicata dai 35 ai 40 anni (eventualmente prima in caso d’indicazione clinica), successivamente va ripetuta con periodicità (attualmente una volta all’anno secondo le ultime linee guida senologiche, salvo particolari indicazioni).
L’ecografia viene frequentemente utilizzata a completamento dell’indagine mammografica, a discrezione del medico radiologo.